Mirifica – Nuova rubrica sulla Difesa del Popolo

Fonte: Difesa del Popolo

Un mese fa, il 4 dicembre, ha compiuto 60 anni uno dei decreti più importanti del Concilio Vaticano II, l’Inter Mirifica, dedicato agli strumenti di comunicazione sociale.

L’Inter Mirifica, ovvero “tra le meravigliose (invenzioni tecniche)”, annuncia la «particolare sollecitudine» che la Chiesa ha per le tecnologie «che più direttamente riguardano le facoltà spirituali dell’uomo e che hanno offerto nuove possibilità di comunicare, con massima facilità, ogni sorta di notizia, idee, insegnamenti». Più dello Sputnik o dei razzi Apollo, più delle tecnologie domestiche – dal frigorifero alla lavatrice – che negli anni sessanta stavano rivoluzionando la quotidianità delle famiglie, i padri conciliari avevano intuito come «la stampa, il cinema, la radio, la televisione e simili» potessero sia offrire «al genere umano grandi vantaggi, perché contribuiscono efficacemente a sollevare e ad arricchire lo spirito», sia poter essere adoperati «contro i disegni del Creatore e volgerli a propria rovina». I 60 anni che sono passati hanno di fatto stravolto lo scenario mediatico descritto dal documento. Paolo VI e i vescovi dell’epoca non potevano forse nemmeno prefigurarsi le radio libere, la tv commerciale, la digitalizzazione, Internet, i social media, le intelligenze artificiali, gli algoritmi, i richiami delle realtà virtuali. Eppure, l’approccio che il decreto ci offre di fronte a queste meraviglie – in latino Mirifica – non è invecchiato di una virgola. È un approccio sempre integrato, mai apocalittico, che guarda alle novità con interesse, invita alla formazione, all’uso consapevole, all’impiego di questi strumenti – oggi diremmo a popolare questi ambienti – con l’annuncio di Cristo, che non cambia. Questa rubrica, “Mirifica”, offrirà uno sguardo, settimana dopo settimana, a queste «tecniche meravigliose» con l’ottimistica pretesa di poterle dominare a servizio del bene.

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